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Come fare un orto
Creare un orto è un’ottima idea per tutti, specialmente per i prepper.
Infatti, un orto può offrire svariati benefici tra cui un certo grado di indipendenza dalle forniture dei supermercati, la sicurezza di mangiare cibo biologico ed anche una personale soddisfazione.
Un buon prepper, infatti, dovrebbe aspirare a raggiungere quanta più indipendenza possibile dalle forniture di negozi, supermercati, imparando a produrre da sé alimenti.
Creare un piccolo orto non è complicato ed è possibile farlo in un piccolo appezzamento di terra, in un giardino ed anche su un balcone.
In questo articolo, che vuole essere una guida per chi vuole iniziare ma non sa da dove, si tratterà argomenti quali: principi base della coltivazione, la scelta del terreno e delle piante.
Come fare un orto: il terreno
Il primo passo da compiere è sicuramente la scelta del terreno dove coltivare le proprie piante.
Ogni terreno ha caratteristiche diverse e può ospitare o meno determinate tipologie di ortaggi, in generale, però, il terreno deve possedere determinate caratteristiche.
La scelta del terreno deve basarsi sulle seguenti caratteristiche:
- Esposizione al clima e gli agenti atmosferici:
- Conformazione del terreno. Non deve essere troppo sassoso, non deve avere avvallamenti che possano causare pantani, non deve avere una pendenza troppo elevata.
Una volta scelto il terreno c’è bisogno di prepararlo in modo che possa ospitare gli ortaggi che si andranno a piantare.
Per questo si deve lavorare il terreno dissodandolo, eliminando le erbe infestanti, sassi e radici che possono impedire la crescita agli ortaggi, poi bisogna concimare a fondo il terreno.
Come fare un orto: la scelta degli ortaggi e la semina
Una volta scelto il terreno giusto e preparato, è il momento della fase successiva: la semina.
Si può scegliere di seminare oppure trapiantare le piantine giovani. Seminare direttamente nel terreno può essere molto rischioso e richiede una certa dose di esperienza.
Per chi si avvicina a quest’attività è consigliabile acquistare piantine già formate e trapiantarle oppure seminare in serra.
Perfetto, ma, quali ortaggi piantare, da quali iniziare?
Per un neofita si consiglia di piantare massimo 3 o 4 tipologie di ortaggi attorniati da piante aromatiche e fiori. La biodiversità in un orto, infatti, è fondamentale per dare al terreno tutti gli elementi nutritivi che serviranno poi a creare nuova vita.
La scelta dell’ortaggio deve essere effettuata tenendo conto di alcuni elementi:
- il clima
- la tipologia del terreno
- il periodo in cui si decide di seminare
Benché si possa praticamente piantare ogni tipologia di pianta, la crescita di piante non adatte al terreno e al clima del luogo in cui si sta creando l’orto dipende da aiuti artificiali come diserbanti o concimi speciali e una grande quantità di tempo ed energie da dedicare. Questo si spiega, ovviamente, perché, ovviamente, un organismo non adatto ad un certo luogo o clima è più soggetto ad ammalarsi o stentare a rigoglio rispetto ad un organismo autoctono che ha sviluppato nel tempo tutte le difese necessarie.
Per un neofita, quindi è più indicato piantare degli ortaggi autoctoni e quindi adatti al terreno e al clima del posto.
Inoltre, ogni ortaggio ha il suo periodo specifico di semina e di raccolto.
Come fare un orto: la coltivazione
Dopo aver preparato il terreno e aver seminato adesso è il momento della coltivazione vera e propria.
Le piantine, per crescere devono essere curate.
Una delle attività costanti è l’eliminazione delle erbe infestanti. Quest’attività richiede molto tempo ma può essere eliminata attraverso la pacciamatura.
La pacciamatura consiste nel ricoprire il terreno intorno agli ortaggi in modo da evitare che altre piante crescano “rubando” gli elementi nutritivi delle nostre piantine. Inoltre è molto utile per mantenere un buon livello di umidità del terreno.
La pacciamatura può essere fatta con materiali artificiali come teli oppure con fieno o materiali di risulta come foglie secche, erba, ecc.
L’irrigazione è l’altra attività che serve alla cura delle piante.
La quantità e la frequenza dipende dal periodo in cui si sta coltivando, dalle caratteristiche del terreno e dalle caratteristiche degli ortaggi.
Per esempio se ci troviamo in estate dovremmo innaffiare costantemente, soprattutto se si coltiva in un terreno molto drenante e con piante che hanno bisogno di molta acqua.
In ogni caso, non c’è una regola matematica per l’irrigazione, basta usare un po’ di buon senso e, soprattutto, l’esperienza.
Si può, però, dettare delle regole generali.
- Non irrigare durante le ore più calde della giornata per evitare che parte dell’acqua evapori
- Irrigare con acqua a temperatura ambiente per non creare un shock termico
- Evitare di innaffiare le parti verdi della pianta come, per esempio, le foglie. Meglio prediligere l’irrigazione alle basi della pianta così da evitare malattie fungine.
Prospicere in pace oportet quod bellum iuvet